“O’ focarò”: il grande fuoco di Sant’Antonio a Nepi

fuocoIl Focarone a Nepi: la straordinaria tradizione nepesina del fuoco continua

Sabato 28 gennaio, all’interno del parco comunale di Nepi, si è acceso il tradizionale Focarone in onore di Sant’Antonio Abate. Egli è stato un eremita egiziano, nonché il fondatore del monachesimo cristiano.  Viene considerato come il protettore degli animali domestici, tanto da essere solitamente raffigurato con un maiale e altri animali domestici al suo fianco.

Normalmente il santo si festeggia il 17, ma in quella data a Nepi si è svolta la Maratona dei 3 comuni, e quindi, per non sovrapporre le due manifestazioni, si è scelto di spostare la festa di una settimana naturalmente non senza critiche e lamentele. Infatti i nepesini sono molto legati a questo appuntamento che si svolge fin dall’antichità quando il fuoco veniva acceso con delle grandi “tronche” trasportate da buoi, Il giorno della vigilia c’era il raduno dei bovari che trasportavano i grandi tronchi in un corteo accompagnato da una sfilata di cavalli e cavalieri. Si faceva il giro del paese e, arrivati in Largo del Franile, si accendeva il fuoco. La sera, dopo la benedizione, si banchettava intorno alle braci ardenti. Adesso è un po’ diverso: la catasta di legna viene preparata giorni prima con attrezzature meccaniche e si è un po’ persa parte del folclore antico. Ora il fuoco si accende a Mezzogiorno accompagnato dai “botti”; la sera poi, viene condotta in processione la statua del Santo, per le vie del paese, e dopo, come in passato, si consumano salsicce e braciole accompagnate da buon vino per riscaldarsi e, oltre alle abbuffate, non mancano le azzuffate tra chi ha alzato un po’ troppo il gomito!

Anche quest’anno è stata massiccia la presenza sia di nepesini che di persone provenienti dai paesi limitrofi, ma c’è da chiedersi quanto di religioso sia rimasto in questa tradizione. Il fuoco era un’offerta che i contadini facevano al santo affinché proteggesse i propri animali, ma ora questo aspetto è passato in secondo piano e quindi la festa attrae molto soprattutto per la scenografia e le bancarelle.

Paolo Torri V D

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