SUPERCAOS! Rinviato ancora il Superclassico per problemi di ordine pubblico: si gioca a Madrid!

Una sfida ormai giunta all’ennesimo capitolo, sabato 24 novembre a parlare non è stato il campo ma i fatti accaduti fuori al Monumental prima dell’inizio del match, che alla fine non si è mai giocato. Tutto è cominciato poco prima delle ore 20 italiane (le 16 argentine) fuori lo stadio del River, mentre il pullman del Boca stava raggiungendo lo stadio dei rivali, quando ad un certo punto questo passando davanti ad un punto di ritrovo dei tifosi del River ed è stato preso di mira da quest’ultimi subendo lanci di pietre, accendini e gas urticante. Sono dei veri e propri attimi di paura quelli vissuti dai giocatori del Boca, che fino a qualche momento prima cantavano felici nel loro autobus.

Questo lancio di oggetti ha portato delle gravi conseguenze come vomito e dolori per Tevez, Almendra, Abila e Benedetto. Sorte peggiore è toccata a Perez, Lamardo, Jara e Nandez. Pablo Perez, il capitano, è stato portato in ospedale a causa dei frammenti di vetro che aveva dentro all’occhio. Il calcio d’inizio per questi fatti viene rinviato prima alle 22, poi alle 23:15 fino a che il Boca ha deciso di non voler scendere in campo e il suo presidente ha chiesto alla Conmebol di rinviare la partita perché non c’erano le condizioni per disputare una gara alla pari. Una decisione forte presa da parte del Boca. Queste le parole di Tevez: “Non siamo in condizione. Ci stanno obbligando a giocare, credo che stiano facendo pressioni ai medici per far giocare questa partita”. La Conmebol ha rinviato il match di un giorno spostandolo al 25 novembre, ma alle 16 italiane di questo giorno il Boca ha fatto uscire un comunicato dove gli xeneizes dicono che ancora non ci sono le condizioni per giocare, la Conmebol ha accettato questo ricorso. A questo punto il comitato organizzatore ha deciso di punire il River per gli atti vandalici dei suoi tifosi facendo cambiare il luogo della finale di ritorno della Libertadores.

Dopo le riunioni avvenute martedì 27 e mercoledì 28 la Conmebol ha deciso che il match si giocherà al Santiago Bernabeù di Madrid domenica 9 dicembre alle 20:30. Allo stadio ora potranno andare i sostenitori di entrambe le squadre, a differenza degli accordi iniziali dove i sostenitori del Boca potevano entrare solo alla Bombonera e quelli del River solo al Monumental. Una decisione che i due club hanno accettato, avendo comunque idee diverse. Il Boca voleva che gli fosse attribuita la vittoria 3-0 a tavolino citando poi un precedente sempre in coppa Libertadores: un quarto di finale del 14 maggio 2015 dove quel caso furono i tifosi del Boca a fare un agguato ai giocatori del River e in quella situazione la partita non venne rimandata ma il River vinse a tavolino per 3-0. Quindi il Boca spingeva per vincere a tavolino, mentre il River era di tutt’altro avviso, infatti i “millonarios” la partita la volevano giocare e proprio al Monumental. Per fare ciò il presidente del River ha pagato una sanzione alla Conmebol per aprire il proprio stadio alla prima data del rinvio, ossia per il 25 novembre, cosa che è risultata inutile perché come abbiamo visto non si è giocato per volontà del Boca.

Un evento che doveva essere unico e bello, soprattutto per la città di Buenos Aires, che aveva l’opportunità di ospitare uno spettacolo irripetibile, ma a causa di questi problemi di ordine pubblico se lo è rovinato. “Colpa di 300 disadattati!”, queste sono le parole che risuonano tra i tifosi del River che nonostante la grande rivalità che c’è tra le due compagini non vogliono che si creino fenomeni del genere. Ora dopo questo ennesimo rinvio, il match sembra davvero alle porte. Esauriti tutti i biglietti aerei di sabato 8 dicembre che partono dall’Argentina per Madrid, neanche la distanza ferma la passione dei tifosi argentini che non vogliono perdersi questa sfida.

 

Giuseppe Giovanale IV D