Il Palio dei Borgia a Nepi: tra tradizione, storia e folklore

Torna a Nepi l’attesissimo Palio dei Borgia, la rievocazione storica che ricorda il legame fra la cittadina nepesina e l’importante famiglia dei Borgia. Organizzato nei primi tre week end di giugno, questo palio è anche un evento che fa immergere i visitatori fra le bellezze storico-paesaggistiche del paese. Secondo la storia la relazione fra Nepi e la famiglia Borgia risale alla seconda metà del Quattrocento, quando Rodrigo Borgia fu nominato signore di Nepi. Nel 1492 Rodrigo divenne papa con il nome di Alessandro VI, e nel 1499 investì del feudo la figlia Lucrezia.

Lucrezia arrivò a Nepi il 25 Settembre dello stesso anno, e quel giorno fu grande festa nella cittadina: si svolse infatti un magnifico banchetto nel castello del paese, oggi meta di molti turisti. L’arrivo di Lucrezia, accompagnata da dame e cavalieri, fu celebrato dai soldati con squilli di tromba e sventolii di bandiere, esattamente ciò che Nepi rievoca ogni anno con un corteo storico che sfila per le vie del paese. Il soggiorno di Lucrezia in paese fu breve, ma alla fine di agosto dell’anno successivo, dopo la morte del marito, tornò a Nepi con il figlio trascorrendo nella rocca il periodo di lutto, e infine lasciò il castello per recarsi a Roma e risposarsi.

Durante il periodo del palio il centro storico di Nepi si ravviva e viene diviso in quattro Contrade: San Biagio, Santa Maria, Santa Croce e La Rocca. Le quattro contrade, durante questi tre week end, si sfidano in giochi e gare per decretare il vincitore del Palio dei Borgia in base ai punti accumulati. Ogni Contrada ha caratteristiche diverse e un proprio stemma, ma in ognuna si possono gustare i piatti tipici della cucina locale in un’atmosfera medievale.

La Contrada di San Biagio si trova nell’omonima piazzetta, nella parte più antica del paese, e prende il nome dalla chiesa di San Biagio situata proprio lì. I colori dello stemma di questa Contrada sono il bianco e il rosso: sopra vi è raffigurata una rosa canina e nel mezzo una striscia d’oro con un’anguilla.

La Contrada di San Biagio ha vinto sette pali, ed è seguita dalla Contrada di Santa Maria, che comprende la zona della cattedrale di Santa Maria Assunta da cui la Contrada prende il nome. I colori dello stemma sono il giallo e il blu, e vi sono raffigurati sei gigli su uno sfondo d’oro.

La Contrada di Santa Maria ha vinto cinque pali, proprio come quella di Santa Croce che, col suo stemma bianco e blu, prende il nome dall’antichissima chiesa dedicata alla Santa Croce situata in Piazza dello Spedale, la piazza dove si trovava la Contrada fino a pochi anni fa, prima di spostarsi in Piazza Misericordia per motivi di ordine pubblico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Infine la Contrada La Rocca, che si trova nel giardino ai piedi della Rocca Borgiana, da cui prende il nome; questa Contrada ha vinto quattro pali e i colori del suo stemma sono il verde e il rosso e sopra vi è rappresentato un bue che pascola in un campo d’oro. Quest’anno il palio avrà luogo dal 1 al 18 Giugno e il programma è il seguente:

 

Palio dei Borgia

Si narra che nel 1487 Giovanni II di Bentivoglio, signore di Bologna, chiese a Mastro Zefirano, suo cuoco personale, di organizzare una cena maestosa in onore di Lucrezia Borgia. Il cuoco si sbizzarrì e diede vita ad un banchetto memorabile fra cui spiccava un nuovo tipo di pasta, le “tagliatelle di Lucrezia”, ottenuto tagliando le tradizionali lasagne e dando forma così a lunghe strisce dorate che ricordassero i biondi capelli di Lucrezia. Questo piatto, arrivato fino a noi, viene preparato con macinato di maiale e di manzo, pancetta olio, cipolla, carota o sedano, vino rosso e brodo e viene infine arricchito con pepe e parmigiano. Le “tagliatelle di Lucrezia” sono uno dei tanti piatti che si possono gustare alle Contrade, oltre alle caratteristiche “zampe di rana”, tipiche della Contrada di Santa Croce, e ai prodotti tipici di Nepi, come la “scapicollata”, un capo collo molto grasso, ottimo sulle bruschette calde, il “salame cotto”, un insaccato di maiale insaporito con pepe e finocchio e tanti altri ancora.

Rebecca Balestra II B

Vittoria Taratufolo II B