Il nostro infinito. Rivestiti di eternità, guardiamo l’orizzonte: ed è subito cielo

“E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare.”
Da “L’infinito” di Giacomo Leopardi (1819)
Il nostro infinito. Rivestiti di eternità, guardiamo l’orizzonte: ed è subito cielo. 
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infinito
foto: Letizia Paolucci II A