Il ritorno in televisione del Commissario Montalbano

commissarioLunedì 27 febbraio ed il successivo 6 marzo, sono andati in onda, su RAI UNO due nuovi episodi del Commissario Montalbano.

I titoli delle due nuove puntate sono “Un covo di vipere” e “Come voleva la prassi” e, proprio come vuole la prassi, entrambe sono uscite dalla penna di Andrea Camilleri. Il commissario più amato d’Italia ancora una volta non ha deluso le aspettative; la prima puntata ha ottenuto 10,6 milioni di telespettatori per uno share del 40,78%. Un risultato talmente incredibile da far invidia al festival di Sanremo o ad una partita della nazionale. Addirittura migliore è stata la seconda puntata con 11,2 milioni di telespettatori e lo share del 44,10%.

Il commissario Montalbano: un prodotto RAI degno del proprio successo

Finalmente si è rivisto qualcosa per cui vale la pena pagare il canone RAI, finalmente qualcosa che motiva la gente a riaccendere i televisori, finalmente qualcosa di diverso dai soliti programmi trash tipo reality o telenovelas  e finalmente nuovi episodi e non repliche. Ma a cosa si può attribuire tutto questo successo? I motivi sono tanti: sicuramente la genialità di Andrea Camilleri: ricordiamoci che i suoi romanzi hanno superato i 30 milioni di copie con titoli tradotti in tutto il mondo e la serie televisiva è andata in onda in 60 paesi; la location: le stupende spiagge ragusane e l’immaginaria Vigata; il linguaggio: molte parole inventate dallo stesso autore con l’intercalare siciliano che man mano diventano famigliari fino a diventare di uso comune come ad esempio “nivuro” (nero), “chiangiri” (piangere), “ammàtula” (inutilmente), “cabasisi”(…ehm, attributi maschili). Per non parlare poi del protagonista interpretato magistralmente da Luca Zingaretti. Montalbano è l’uomo che tutte le donne vorrebbero e che tutti gli uomini invidiano, sempre dalla parte della giustizia anche se a volte trasgredisce le regole,con quel suo modo di fare un po’ impacciato che piace a tutti. Un plauso va anche a tutti gli altri bravissimi attori che si sono immedesimati perfettamente nelle loro parti soprattutto Angelo Russo alias Catarella, che non si capisce se è così realmente o “di persona personalmente”!

Concludiamo con una curiosità: il titolo dell’ultimo episodio, tratto da “I racconti del giovane Montalbano”, è l’unico a contenere un predicato infatti tutti gli altri titoli sono formati da un soggetto e  complemento, spesso di specificazione.

Queste due puntate hanno dimostrato ancora una volta che le cose piacevoli non stancano mai; grazie a  Camilleri che lo scorso anno ha scritto il suo centesimo libro e grazie alla Sicilia che ancora una volta ha partorito un genio della letteratura.

Paolo Torri  V D