Carnevale nepesino 2017: balli e divertimento

Carnevale nepesino 2017, fra tradizioni e divertimento

CarnevaleDomenica 29 gennaio si è svolta lungo le vie di Nepi la sfilata dei carri allegorici e delle mascherate.

Come accade ormai dal 1940, anche quest’anno, in chiusura dei festeggiamenti di Sant’Antonio abate, si è celebrato il Carnevale. Vari sono stati i temi rappresentati: c’è chi ha voluto ricordare l’eroico operato dei vigili del fuoco durante il terremoto, c’è chi si è semplicemente mascherato da giardiniere o da cow boy; ma la cosa principale era divertirsi al ritmo della musica, con un bicchiere di vino per riscaldare l’atmosfera di una giornata fredda, anche se soleggiata…senza esagerare, ovviamente.

A differenza di tutti gli altri paesi, dove il carnevale si svolge il martedì e il giovedì Grasso, qui si festeggia in anticipo e questo permette una grande affluenza di persone. Per questa giornata ci si comincia a preparare già prima di Natale: giovani e anziani si cimentano nel cucire vestiti per le maschere e nel costruire “pupazzi” in cartapesta da montare sopra i carri. Tutti ci mettono il massimo impegno per cercare di aggiudicarsi il primo premio, che quest’anno era di 800.00 euro.

La sfilata è iniziata alle ore 15,00 con partenza da via Roma, è proseguita lungo Corso Matteotti, per poi concludersi in serata nella piazza, con balli di gruppo e musica a tutto volume. Gradevole è stata anche la partecipazione di bande musicali e folcloristiche, come la famosa “Racchia” di Vejano, i cui componenti fanno musica con strumenti musicali molto particolari, concepiti per ben altri usi, come dei water “suonati” facendo aprendo e chiudendo la tavoletta!

Questa volta a vincere sono stati i vicini di Castel S. Elia con il carro che rappresentava il Far West.

Si dice che il Carnevale derivi dalle feste dei Baccanali e Saturnali dell’antica Roma, dove c’era il capovolgimento della realtà, dove gli schiavi diventavano padroni e viceversa; anche qui per un giorno ci siamo dimenticati dei problemi della vita quotidiana e, soprattutto, abbiamo onorato il dio Bacco!

Paolo Torri V D