Brillare per dare il massimo, la storia di Chiara Mastrogregori


Vent’anni e diplomata nel 2019, Chiara Mastrogregori è stata una delle migliori allieve del Liceo Linguistico Midossi di Nepi, premiata con 100. Una storia brillante quella della nostra ex allieva di Castel Sant’Elia soprattutto perché ci insegna che a fare la differenza non sono i numeri, ma la capacità di mettere cuore e passione nello studio: “Il mio obiettivo non era quello di uscire con il 100 – ci racconta –. Avevo solo voglia di impegnarmi e dare il massimo”.

Come descriveresti questi cinque anni al Liceo Midossi?

Sicuramente è stata un’esperienza positiva che, nonostante le difficoltà dello studio, mi ha permesso di stringere amicizie che durano tuttora. Grazie a questo percorso sono cresciuta come persona e sono diventata più responsabile e indipendente, sia sul piano dello studio che nella vita in generale. Inoltre questa scuola mi ha dato un ottimo livello di istruzione.

A chi dedichi il tuo primo “grazie”?

Ai professori. Io e la mia classe siamo stati fortunati ad aver sempre avuto dei docenti preparati e disponibili. Grazie a loro nessuno di noi si è mai sentito trascurato poiché abbiamo sempre avuto un buon rapporto.

L’esame di stato è l’incubo di tantissimi maturandi. Raccontaci qualcosa del tuo.

Dopo essermi seduta davanti alla commissione mi sono presentata. Mi hanno posto davanti tre buste chiuse, ognuna delle quali conteneva uno dei testi letterari svolti durante l’anno. A quel punto ho dovuto dimostrare di essere in grado di collegare tutte le materie al tema della busta da me scelta. Ovviamente non è stato semplice ma, nonostante le aspettative sulla difficoltà della prova, il nostro colloquio è stato agevolato dai professori, che ci hanno messo a nostro agio.

Gli studenti de tuo anno sono stati i primi a fare da cavie al nuovo esame di stato. Com’è stato affrontare questa novità?

Inizialmente ero molto agitata poiché la prova orale aveva subito molti cambiamenti nei mesi precedenti. Non sapevamo cosa aspettarci e per questo ci siamo sottoposte a lunghe settimane di intenso ripasso di tutto il programma dell’ultimo anno. Tuttavia, dopo aver visto il contenuto della busta, mi sono sentita sollevata dato che era un argomento di cui avevo già padronanza.

Diplomarsi con 100 è una bella emozione. Cos’hai provato?
Quando l’ho saputo mi sono sentita ripagata di tutti gli sforzi e dei sacrifici di questi cinque anni fatti non solo per mantenere una media alta. È stata una grande soddisfazione, soprattutto perché il mio obiettivo non era quello di uscire con il 100, ma di impegnarmi e dare il massimo.

La preparazione del liceo Midossi di Nepi è all’altezza delle aspettative universitarie? Com’è stato il passaggio?

Oggi frequento mediazione linguistica all’università degli studi Roma Tre. Il passaggio non è stato molto semplice per via di tante differenze d’approccio, ma la formazione ricevuta in questo liceo mi ha aiutato tantissimo, soprattutto nel trovare un metodo di studio che si sta dimostrando molto efficace anche nell’ambiente universitario.Sono sicura di aver scelto l’indirizzo giusto perché le lingue sono la mia passione sin da piccola e sono ciò che mi ha spinto a scegliere questa scuola.

Che progetti hai per il futuro?

Per il futuro non so ancora benissimo cosa farò ma sto cercando di costruire la mia carriera per ottenere una laurea magistrale in mediazione linguistica.
È la facoltà più adatta ai miei interessi poiché mi permette di studiare il linguaggio dal punto di vista pratico e di cercare lavoro all’estero.

Di Giulia Mariani e Flavia Mastrogregori