BOCA-RIVER: IN CAMPO PER LA STORIA! Le due squadre di Buenos Aires in campo per una finale inedita di Libertadores. 

Le due formazioni della capitale argentina si sfidano per un superclassico storico, unico e forse irripetibile. Storico anche perché stando alle ultime indiscrezioni questa sarà l’ultima edizione della Libertadores a finale doppia (andata e ritorno) e quale sfida migliore poteva capitare se non il classico argentino. Quella tra Boca e River non è una partita qualunque, come la storia ci racconta possiamo notare che tra le due squadre c’è una grossa rivalità che ha portato a delle grandi battaglie in campo. Una rivalità che ha delle radici storiche, per vederne le origini bisogna fare un salto dietro nel tempo ossia nei primi anni del novecento. I due club nascono nel quartiere della Boca da un gruppo di giovani genovesi (da cui quelli del Boca Juniors prendono il soprannome di “xeneizes” ossia genovesi) che danno vita nel 1901 al Boca Juniors ma, da questo gruppo fondatore alcuni se ne sono andati trasferendosi nel quartiere del Barrio Palermo (quartiere che nei primi 20 anni del novecento era italiano ed era anche il più ricco della città non a caso i componenti del River Plate hanno il soprannome di “millionarios” ossia millionari) formando così il River Plate nel 1905. Da questa divisione del gruppo originario che è nata la rivalità tra le due compagini di Buenos Aires. Questo superclassico che assegnerà la Copa Libertadores 2018 è sentito così tanto al tal punto di condizionare la vita nella capitale argentina nelle ultime settimane come si può notare da alcuni particolari dati stilati sull’ultimo periodo. Infatti negli ultimi giorni si è assistito ad un aumento di visite nelle chiese pari al 90%, la maggior parte dei fedeli ha chiesto il bene della famiglia e la vittoria della propria squadra del cuore. Si è registrato un grande numero di assenteismo al lavoro per problemi di salute, il 75% sono tifosi del Boca e del River. Secondo gli studi fatti da medici questi malori sono dati dall’ansia pre match con i sintomi che sono nausea, vomito e dolori di testa. Nelle scuole molteplici sono stati i litigi tra compagni di scuola dovuto proprio per la rivalità dei club, nel caso della scuola periferica di Buenos Aires i professori hanno dovuto separare le classi, mettendo i tifosi del Boca in una classe e quelli del River dall’altra. Dati che da soli ci fanno capire che non sarà un evento qualunque. Già il primo dei due atti della finale è stato giocato, l’11 novembre allo stadio “Bombonera” (casa del Boca) dove le due formazioni hanno pareggiato 2-2 lasciando così tutto aperto per il ritorno al “Monumental” (casa del River) il 24 novembre alle 21. Un altro fatto importante è che la regola dei gol in trasferta nella finale della Libertadores non c’è quindi questo fatto rende molto più aperto il doppio confronto.

BOCA JUNIORS – RIVER PLATE 2-2

TABELLINO DEL MATCH

 

BOCA JUNIORS: Rossi, Jara (Buffarini 82’), Izqu

ierdoz, Magallan, Olaza, Barrios, Perez, Villa (Tevez 71’), Abila, Pavon (Benedetto 26’). A disposizione: Gago, Goltz, Lampe, Zarate. Allenatore: Schelotto Guillermo.

RIVER PLATE: Armani, Montiel, Maidana, Martinez (Fernandez 57’), Pinola, Casco, Palacios, Perez (Zuculini 74’), Martinez (Quintero 76’), Borre, Pratto. A disposizione: Alvarez, Lux, Mayada, Mora. Allenatore: Biscay Matias.

Marcatori: Abila 34’(BJ), Pratto 36’(RP), Benedetto 45’(BJ), autogol Izquierdoz 61’ (RP).

Ammoniti: Per il Boca Juniors Jara, Villa, Abila e Tevez. Per il River Plate Casco e Borre.

Ritorno: sabato 24 novembre ore 21 al Monumental.

Giuseppe Giovanale IV D